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IL TRIBUNALE DI LOCRI ABBATTE IL MODELLO RIACE. MIMMO LUCANO INCIAMPA NELLA LEGGE. SOTTO LO SGUARDO ATTONITO DEI GIUSTI.

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  A Riace qualcosa è andato storto. E a Locri non è che vada tutto per il verso giusto. Mimmo Lucano ha strizzato l’occhio ai migranti e lo ha perso. Da quelle parti era incappato in una disavventura analoga anche Anfiarao : uno dei due bronzi. Rinvenuto in fondo al mare con le chiappe scoperte, fu scovato da Dante all’Inferno tra i fraudolenti. Era un indovino: il primo a quanto si racconta. Di quelli che non inventano ma vedono oggi ciò che accadrà domani e tra qualche giorno. Anfiarao non era un attaccabrighe. Se ne stava per i fatti suoi, lontano dai guai. Anche perché li prevedeva. Non come gli indovini dei giorni nostri, che rispondono « chi è »? al citofono. Aveva, però, una moglie sensibile al luccichio dei preziosi. Fu così che, annusato l’odore dello zolfo, notoriamente mai foriero di cose buone, pensò bene di darsela a gambe, per evitare di partecipare a un’azione punitiva, in cui sapeva che lui e i suoi amici ci avrebbero lasciato le penne. Mimmo Lucano non è un a