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ANGRI. L'EVOLUZIONE DELLA CRONACA CITTADINA ESTIVA. DAL TRADIMENTO CONIUGALE AI CAMBI DI CASACCA DEI POLITICI. I NUOVI INTERESSI DEI LETTORI

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« Siate scandalosi. Sono neri, in spiaggia e in fabbrica. Vogliono distrarsi. Niente politica. Corna, pruriti, casalinghe perverse, maestre vogliose, universitarie generose e procaci. Nessun nome. Solo allusioni. Pochi riferimenti. I necessari a tenere la storia in piedi. Il resto ce lo metteranno loro. Fate in modo che ciascuno possa riconoscere la propria vicina ed il gioco è fatto. Controllate se ci sono case chiuse o privè. Avvisate i carabinieri prima di dare la notizia ». La convocazione giungeva puntuale a fine aprile. Prima che sbocciassero gli ombrelloni. In redazione avevano il muso lungo. Le vendite stavano per calare a picco. Come i tatuaggi delle milf. Non c’era tempo da perdere. L’estate era alle porte. Si imponeva la cronaca rosa, con tinte rosso fuoco. E un poco di fantasia. « Se non sapete come fare, sfogliate un fumetto per adulti e ne avrete di cose da scrivere ». Le indicazioni del capo erano chiare. Quanto i titoli e le locandine. La telefonata in caserma ci stava.

ANGRI - COMUNALI 1999. IL SOGNO INFRANTO DELLA SINISTRA UNITA.

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ALFONSO RAIOLA: L’ULTIMO CANDIDATO SINDACO COMUNISTA. DA ALLORA 20 ANNI DI DIBATTITI SULLE SFUMATURE DI ROSSO, FUORI DAL COMUNE Considerata la annunciata ed evidente pessima qualità della campagna per le amministrative, è necessario attingere allo scrigno dei ricordi per tentare di elevare il confronto. L’ultima stagione elettorale degna di nota risale al 1999. Furono settimane di intensa passione civile. Ciascuno sapeva da che parte stare e perché. C’erano ancora i partiti, qualche sede elettorale. Ci si distingueva per ideali, capacità progettuale e preoccupazioni per il futuro possibile. Il 15 maggio, Alfonso Raiola (PRC) e il professore Peppino Palumbo (Alleanza Nazionale) furono intervistati da un diversamente giovane cronista di Metropolis. Erano in corsa per la poltrona di primo cittadino. Non raccolsero quanto immaginato. Raiola registrò 464 preferenze: 29 meno della lista. Ma la sua visione e l’analisi della vigilia, dopo venti anni, sono attualissime:  « La sinistra si è con