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ANGRI. IL LUCCICHIO DELLE MONETE DEI PARCHEGGI ILLUMINA VIA DESIDERIO E LA GIUNTA LA CONFONDE CON IL RETTIFILO.

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Solo un cretino può immaginare di invertire il senso di marcia di via Desiderio . Un cretino che ha studiato, non uno qualsiasi. Uno che sa dove si trova via Desiderio . Uno dei pochi, visto che anche quelli che vi abitano sono convinti di trovarsi in piazza don Enrico Smaldone ; non perché sono fuori di testa: lo hanno letto, sotto il numero civico affisso alla porta di casa e sulle carte d’identità. Via Desiderio : poco meno di una traversa, parallela a corso Vittorio Emanuele . Chi non conosce almeno un cretino? Quando gli si vuole bene li si eleva a “sconsiderati”. Cambia solo la parola non la sostanza: il netturbino non diventa un attivista dello sviluppo sostenibile solo perché lo si chiama “operatore ecologico”. Così accade ai cretini e a coloro cui sono cari. Quindi, ricapitolando, cioè capitolando di nuovo alle buone maniere: solo uno sconsiderato può immaginare di invertire il senso di marcia di via Desiderio , coinvolgendo assessori e vigili. Ad Angri gli sconsiderati non m

ANGRI. Divieto di sosta su Corso Vittorio Emanuele. La strada è troppo stretta. La Polizia locale se ne accorge dopo ventitré anni

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L’istituzione del divieto di sosta su Corso Vittorio Emanuele pone fine a una truffa durata oltre venti anni. Tutte le società che si sono succedute dal 1999 nella gestione dei parcheggi hanno incassato, con il silenzio di funzionari comunali compiacenti, fiumi di denaro, grazie al pagamento dei grattini prima e dei ticket poi in zone dove non è stato mai possibile sostare. Quasi un quarto di secolo di ladrocinio, perpetrato ai danni degli inconsapevoli automobilisti angresi. I vertici del Comando di Polizia locale si sono finalmente accorti che le dimensioni della strada e il doppio senso di circolazione sono incompatibili con la sosta. La strada è sempre stata così: non si è ristretta a causa delle piogge copiose delle ultime settimane. Nonostante ciò, ci sono voluti ventuno anni più ulteriori due per porre fine alla rapina autorizzata. Senza citare i tanti sindaci, gli assessori alla viabilità, i commissari prefettizi, i vigili e i carabinieri. A chi si stia chiedendo perché si deb

ANGRI, PIAZZA DON ENRICO SMALDONE. Breve storia triste di 7 fioriere rinnegate. I Carabinieri: sono pericolose, vanno rimosse. Dal Comune: non sono nostre

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Alcuni fanno quel che possono come sanno. Altri, come gli dicono di fare. Troppi, come gradirebbero quelli che contano, perché non si sa mai. In molti, nel dubbio, si astengono; per la gioia di chi avrebbe dovuto rimediare al disastro. È noto che quando l’asino non vuole bere è inutile fargli il verso per invogliarlo e illudersi che si convinca. In diversi uffici pubblici sono state allestite aree ludico ricreative per evitare che ai pigri incapaci venga in mente di lavorare. Nell’Italia dei caporali, dai campi alle caserme, si è meno indulgenti. Il comandamento non scritto, cui ispirarsi sempre e comunque, è « tu vatti a me e i’ vatto ‘o ciuccio »: tu picchi me e io percuoto l’asino. Senza temere frizzi e lesinare lazzi. A prescindere. Da tutto: regole, etica e buon senso. Perché « è meglio ‘nu ciuccio vivo ca ‘nu filosofo muorto »; tanto per non abbandonare la stalla. Il pericolo è nella misura: c’è un limite che non va superato, come in autostrada. Oltre incombe l’imprevisto, spesso