Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Angri. Seconda amministrazione Ferraioli - Fibrillazioni maggioranza consiliare

ANGRI. L'EVOLUZIONE DELLA CRONACA CITTADINA ESTIVA. DAL TRADIMENTO CONIUGALE AI CAMBI DI CASACCA DEI POLITICI. I NUOVI INTERESSI DEI LETTORI

Immagine
« Siate scandalosi. Sono neri, in spiaggia e in fabbrica. Vogliono distrarsi. Niente politica. Corna, pruriti, casalinghe perverse, maestre vogliose, universitarie generose e procaci. Nessun nome. Solo allusioni. Pochi riferimenti. I necessari a tenere la storia in piedi. Il resto ce lo metteranno loro. Fate in modo che ciascuno possa riconoscere la propria vicina ed il gioco è fatto. Controllate se ci sono case chiuse o privè. Avvisate i carabinieri prima di dare la notizia ». La convocazione giungeva puntuale a fine aprile. Prima che sbocciassero gli ombrelloni. In redazione avevano il muso lungo. Le vendite stavano per calare a picco. Come i tatuaggi delle milf. Non c’era tempo da perdere. L’estate era alle porte. Si imponeva la cronaca rosa, con tinte rosso fuoco. E un poco di fantasia. « Se non sapete come fare, sfogliate un fumetto per adulti e ne avrete di cose da scrivere ». Le indicazioni del capo erano chiare. Quanto i titoli e le locandine. La telefonata in caserma ci stava.

ANGRI. IMPAZZA LA POLEMICA SULLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE. IN PRESENZA PER SGHIGNAZZARE O IN STREAMING PER UNA SERATA ALLEGRA CON GLI AMICI?

Immagine
La celebrazione del consiglio comunale in presenza manca a molti. Soprattutto intellettuali e commentatori politici. Non gradiscono lo streaming . Pare non gli dia calore: non si appassionano, non li accende. Anche se riscuote un certo consenso tra i non addetti ai lavori. Non per la qualità del dibattito politico. L’audience è garantita dai pessimi rapporti con l’italiano, dall’abbigliamento tutt’altro che sobrio e dal disordine nelle stanze da cui i consiglieri si collegano. Coloro cui piace ridere delle disgrazie altrui possono farlo dal salotto di casa. Tant’è che in tanti si organizzano con i parenti, come facevano per seguire Gomorra . Trascorrono la serata tra pizze, birre, risate a crepapelle e inciuci. Senza preoccuparsi di raggiungere l’aula consiliare in piazza e liberi di dare fiato a commenti irripetibili. I duri e puri protestano. Ma sono gli stessi che in presenza telefonavano agli amici per dire: « non sai cosa gli è uscito di bocca ». Non che questi consiglieri comunal

ANGRI. Confermati i responsabili degli uffici comunali. Nonostante abbiano chiuso gli occhi sugli incassi spariti. Intanto la maggioranza si azzuffa

Immagine
Il sindaco Cosimo Ferraioli inciampa sulle nomine dei capisettore. E scontenta tutti. O quasi. I soli a scrollare le spalle, riconoscendone l’autonomia decisionale, sono i consiglieri responsabili, rappresentanti delle famiglie che ne hanno sostenuto la ricandidatura e non ne invadono la sfera di competenza. Gli altri hanno storto il naso. Ma se ne faranno una ragione. Anche perché c’è il bilancio da approvare: se vogliono aprire la borsa, per fare la spesa, lo devono votare. Se le famiglie da cui è stato adottato non mettono bocca sulle sue scelte, quelle da cui proviene gli danno più di un grattacapo. Almeno due nomine non sono piaciute ai cinque consiglieri del gruppo Cosimo Ferraioli sindaco. Una formazione eterogenea, dove si contano quattro fazioni, che faticano a raggiungere l’intesa sulle proposte da porre all’attenzione del primo cittadino. Solo la coppia Montella – Falcone , 577 voti in due, concorda il da farsi e parla con una sola voce. Ciascuno degli altri tre consiglier

ANGRI. Le preghiere del sindaco non fermano la pandemia. Manca una task force dedicata. E la capacità di correre seriamente ai ripari. Dopo un anno.

Immagine
Qualcosa è andato storto. I numeri non mentono. Nasconderli non rimuove il dramma. Attendere, poi, la soluzione dal Padreterno, con la preghiera serale, aiuta a dormire meglio. Ma ci si sveglia delusi. Oltre le nuvole hanno altre emergenze e poco tempo per rincorrere i cretini. Tanto che, all’ombra del Vesuvio, si sono affidati a uno che li scimmiotta ma non fa miracoli: tal  Vincenzo De Luca , lucano naturalizzato campano, signore, con la minuscola, solo di Salerno e dintorni. In provincia, i salviniani meloniani che amministrano Angri ce l’hanno messa tutta per arginare la pandemia. La buona volontà, però, senza una particolare attitudine, serve a poco. Così, si è passati dagli 8 contagiati del 1 aprile 2020, ai 2124 del 1 aprile 2021, compresi 1600 guariti e 11 deceduti. Non proprio un successo. Il virus ha bussato alla porta di una famiglia su quattro. Nonostante la zona rossa, la calendarizzazione della spesa e la chiusura di giardini e piazze. Se è vero che « puoi condurre l’a

ANGRI. Mentre il sindaco Cosimo Ferraioli rischia di annegare nella palude delle emergenze, i suoi consiglieri rincorrono Dante. All’Inferno.

Immagine
« Fatti! Fatti! Non forse. Viviamo come bruti con i se e con i ma. Fatti, non forse: abbiamo smarrito la dritta via ma possiamo recuperare. Seguiamo virtute e canoscenza e vediamo dove ci portano. Cerchiamole. Sappiamo da dove siamo partiti e perché ma non dove vogliamo andare: ciascuno di noi non sa ben ridir come è entrato qua, tanto era pieno di sonno a quel punto che la via verace abbandonò. Scendiamo tra la gente, quella cresciuta scalza nei cortili: andiamo all’inferno ». La maggioranza consiliare ha celebrato il Dantedì . In presenza. Con l’intervento del moderatore, all’apertura dei lavori. Una lavata di testa e la solita citazione. Questa volta del Sommo. Prima che il Cavaliere , maestro di vita e politica nel centro destra, ricordasse la ricorrenza, qualcuno ha pensato che fossero parole di Ferruccio Iaccarino , omaggiato così dalla sua combriccola. Il busto del sindaco Giovanni Alfano non l’ha presa bene: si è girato da solo verso la parete. I consiglieri comunali che soste

Angri. LA PANDEMIA DEL MALCOSTUME, ANCHE POLITICO, LACERA UNA COMUNITÀ FRAGILE E IMPAURITA.

Immagine
La corsa al vaccino sta mostrando il peggio degli angresi. Con l’avvio della campagna di somministrazione si sono manifestati i vizi di una borghesia gretta e cafona. Roberta Salzano , giornalista de “ Il Mattino ”, con un post su facebook , ha denunciato le anomalie sconvenienti rinvenute osservando i privilegiati nella fila, al Centro Covid di Corbara. « Docenti regolarmente prenotati sono ancora in attesa mentre a quelli di un solo istituto è stata somministrata la prima dose ». Il riferimento, sebbene non compaia il nome, conduce a un plesso i cui vertici sono stati protagonisti di un rovente scontro epistolare con gli uffici comunali. L’elevato numero di candidati alla vaccinazione riconducibili allo stesso luogo di lavoro ha destato l’attenzione della cronista. Riconosciuti i volti e la provenienza, è giunta alla conclusione, sconfortante: « Che dire? Anche per vaccinarsi bisogna essere fortunati o forse raccomandati ». Se così fosse, sarebbe grave. C’è chi, però, fa notare che

Angri. LA TERZA ONDATA COSTRINGE IL SINDACO AD ASCOLTARE I CONSIGLIERI PIÙ RESPONSABILI DELLA MAGGIORANZA. E AD AGIRE.

Immagine
Cosimo Ferraioli ha afferrato il toro per le corna. Prima che la situazione precipitasse. L’invito al Prefetto e la riunione con i dirigenti dell’Asl e delle scuole rappresentano un cambio di passo nella gestione dell’emergenza. Oltre che iniziative attese e non più rinviabili. Intanto i numeri preoccupano, come la sensazione che le azioni di contrasto siano inadeguate . Mentre i genitori lavoratori sono sull’orlo di una crisi di nervi e i presidi non sanno che pesci prendere. Nonostante commercianti e baristi siano più disciplinati dei colleghi del comprensorio, non è facile controllare il territorio se la polizia locale e i carabinieri sono impegnati nel lavoro d’ufficio. Con le scuole chiuse i ragazzini si riversano in strada e giocano con la sorte. Così pure troppi consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, alcuni assessori e politici paesani: il desiderio di primeggiare compromette la collaborazione necessaria e la sobrietà opportuna. È chiaro che se non si ha il coraggi

Angri. TRA I DIPENDENTI COMUNALI C’È CHI FA I SALTI MORTALI PER GARANTIRE I SERVIZI. MENTRE GLI AMMINISTRATORI SI AZZUFFANO

Immagine
La storia di Alfonso Toscano, l’uomo delle soluzioni. Tra pensionamenti, mancata programmazione delle sostituzioni e carenza di personale, si è caricato sulle spalle la macchina comunale, per non lasciarla cadere nel vuoto della politica . Chi fa da sé fa per tre. Anche al Comune di Angri. A prescindere dal profilo e dalle mansioni. Alfonso Toscano se ne è fatto una ragione: ha aperto la porta dell’ufficio messi, chiusa dal 14 gennaio. Senza indugiare, ha lasciato la poltrona di caposettore e si è accomodato alla postazione di Cosimo Rispoli , per aggiornare l’albo pretorio on line e rimettere in moto la macchina comunale. Il 3 febbraio, dopo venti giorni trascorsi alla ricerca di un collega libero, bendisposto.   Il responsabile delle Unità Operative Complesse Affari generali, Demografici, Fiscalità locale, Servizi Sociali, Servizi Scolastici, Personale, Sport, Cultura e Spettacolo ha riposto giacca e cravatta, smaltendo il lavoro arretrato. In soli tre giorni, ha esposto nella vetr

Angri. IL PAESE È ALLA DERIVA MENTRE I POLITICI FANNO SPALLUCCE, TRA PASSERELLE E FOTOGRAFI

Immagine
IL SINDACO HA IL FIATONE. CON UNA MAGGIORANZA FRIABILE E LITIGIOSA, I CITTADINI PAGANO IL CONTO ALLE MANCATE RISPOSTE DI CHI NON RIESCE A RAGGIUNGERE L’INTESA SUL DA FARSI. LA CRISI POLITICA HA TRAVOLTO ANCHE LA MACCHINA COMUNALE: L’UFFICIO MESSI HA CHIUSO I BATTENTI DA DUE SETTIMANE; CON BUONA PACE DI CHI DEVE SPOSARSI. Cosimo Ferraioli è stretto nella morsa dei sostenitori, ostaggio sia dei gruppi familiari che ne hanno allestito la coalizione sia della diffidenza dei consiglieri comunali. A quattro mesi dalla rielezione, ha gettato la spugna, preferendo il tira a campare alla verifica di governo. Le fibrillazioni in maggioranza hanno bloccato l’attività amministrativa, paralizzando anche la macchina comunale. Il paese è ai piedi di Pilato mentre i politici sono ancora in posa per i selfie. Intanto, le emergenze non si contano: dall’ordine pubblico al contenimento del contagio, dal controllo del territorio alla messa in sicurezza del rientro a scuola; con il passare dei giorni si mo

ANGRI. Varata la nuova giunta. Tra disappunti e preoccupazioni.

Immagine
IL GRUPPO CONSILIARE “COSIMO FERRAIOLI SINDACO” METTE NELL’ANGOLO IL PRIMO CITTADINO E ACCUMULA CREDITI. I giocatori hanno abbandonato il tavolo prima della distribuzione delle carte: non è stato raggiunto l’accordo sulle regole della partita. La diffidenza ha avuto la meglio. Il croupier ha storto il naso e si è adeguato. Per la gioia dei candidati non eletti, nominati assessori. Il sindaco avrebbe voluto in giunta i consiglieri comunali: il gruppo consiliare della lista civica “Cosimo Ferraioli Sindaco” si è messo di traverso; ma non ha compromesso la tenuta della maggioranza. La soluzione, obbligata ma gradita, è stata individuata in men che non si dica. Christian Montella (354 preferenze), Giuseppina D’Antuono (254), Maria Giovanna Falcone (223), Speranza Diana D’Antuono (211) e Ciro Calabrese (162) restano in consiglio. I veti incrociati hanno premiato Francesco Ferraioli (142) e Angela Maria Malafronte (18). Il gruppo consiliare non ha battuto ciglia; la lista, di cui è es