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Visualizzazione dei post con l'etichetta Angri - Assessori della seconda amministrazione Ferraioli

Angri. VIA DANTE ALIGHIERI – GLI ESPERIMENTI LETALI CHE LASCIANO A BOCCA APERTA

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Il rapporto tra i dipendenti comunali e i politici, in alcune realtà, è perverso. Fossero una coppia, si potrebbe descrivere come un “amore malato”: uno dei due subisce e accetta inerme i soprusi e le angherie dell’altro, per amore dei figli. In questo scenario, accade che i dirigenti, pur di non perdere la poltrona, siano costretti a scrivere sotto dettatura del potente di turno, il quale, a sua volta, tiene per la gola l’amministrazione, grazie ai consiglieri che controlla. Nei comuni piccoli il fenomeno assume dimensioni imbarazzanti, precipitando nello sconforto gli osservatori, costretti a leggere nefandezze prossime a « Romolo fondò Roma dopo aver ammazzato la lupa con un remo ». L’autore, consapevole della imbecillità che propone, non può sottrarsi. Se si rifiutasse di assecondare il suggeritore, rischierebbe posto e soldi: scelta coraggiosa, giusta ma non consigliabile. Tant’è che, nove volte su dieci, si tura il naso e firma a occhi chiusi. Da quando l’inadeguatezza ha invaso

ANGRI. IL LUCCICHIO DELLE MONETE DEI PARCHEGGI ILLUMINA VIA DESIDERIO E LA GIUNTA LA CONFONDE CON IL RETTIFILO.

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Solo un cretino può immaginare di invertire il senso di marcia di via Desiderio . Un cretino che ha studiato, non uno qualsiasi. Uno che sa dove si trova via Desiderio . Uno dei pochi, visto che anche quelli che vi abitano sono convinti di trovarsi in piazza don Enrico Smaldone ; non perché sono fuori di testa: lo hanno letto, sotto il numero civico affisso alla porta di casa e sulle carte d’identità. Via Desiderio : poco meno di una traversa, parallela a corso Vittorio Emanuele . Chi non conosce almeno un cretino? Quando gli si vuole bene li si eleva a “sconsiderati”. Cambia solo la parola non la sostanza: il netturbino non diventa un attivista dello sviluppo sostenibile solo perché lo si chiama “operatore ecologico”. Così accade ai cretini e a coloro cui sono cari. Quindi, ricapitolando, cioè capitolando di nuovo alle buone maniere: solo uno sconsiderato può immaginare di invertire il senso di marcia di via Desiderio , coinvolgendo assessori e vigili. Ad Angri gli sconsiderati non m

ANGRI. L'amministrazione comunale, per celebrare il Patrono e seminare voti, nel farsi la croce "si ceca gli occhi". E la città si divide tra SGBT e LGBT, sotto il mantello del Santo

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San Giovanni è amante dei forestieri. Lo si sa. Il padrino più celebrato della cristianità è esigente. Abituato a cumparielli illustri, è intollerante agli indigeni inadeguati. Preferisce l’eccellenza d’importazione. Anche se poi si accontenta della normalità, come accade in tutte le coppie. Quando non ne può più guarda altrove. Non sempre gli dice bene. Sui principi non arretra, a costo di rimetterci la testa. Meglio che mangiarsi il fegato. Da Patrono va preso con le molle. Affittacamere e stranieri, osti e parcheggiatori lo adorano. Non è chiaro se ricambi le loro lusinghe. Con i politici di paese – sindaci, assessori e consiglieri comunali – va un po’ meno d’accordo. In particolari comunità, li ritiene imbarazzanti. Tende a liberarsene. Predilige i commissari prefettizi. Ne gradisce la sobrietà, la limpidezza, la vocazione alla trasparenza e la capacità di allontanare le tenebre del malcostume. Sulla luce non scherza. È un’autorità in materia. Ha tenuto a battesimo l’ Eletto ma h

ANGRI. La Giunta ha passato in rassegna il personale. La pianta organica è poco più di un cespuglio di rovi.

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Gli uffici comunali di piazza Crocifisso sembrano un ospizio. 47 dipendenti, di cui almeno tre prossimi alla pensione, in un deserto di scrivanie e sedie vuote. Pochi, stanchi e vecchi, non ne possono più. Nonostante l’assistenza di giovani nuove leve, alcune in transito verso i Comuni di residenza, che corrono da una stanza all’altra, per coprire le assenze di giornata e garantire i servizi, con la tensione, la pazienza e la partecipazione emotiva degli operatori geriatrici. Dei tre piani su cui si sviluppa l’edificio, il primo è il più affollato. Ma solo perché alle 12 persone che vi lavorano, bisogna aggiungere il segretario, il sindaco, i sette assessori ed i consiglieri comunali in perlustrazione. È anche il piano dei numeri: di chi li dà e di chi li sistema; di chi li rincorre nei codici e di chi li incolonna nelle buste paga. Ospita i Servizi finanziari, l’Avvocatura, gli Affari Generali, l’Ufficio Personale, l’Economo ed i gruppi politici. Gran parte dei dipendenti è al piano t

Angri. IL PAESE È ALLA DERIVA MENTRE I POLITICI FANNO SPALLUCCE, TRA PASSERELLE E FOTOGRAFI

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IL SINDACO HA IL FIATONE. CON UNA MAGGIORANZA FRIABILE E LITIGIOSA, I CITTADINI PAGANO IL CONTO ALLE MANCATE RISPOSTE DI CHI NON RIESCE A RAGGIUNGERE L’INTESA SUL DA FARSI. LA CRISI POLITICA HA TRAVOLTO ANCHE LA MACCHINA COMUNALE: L’UFFICIO MESSI HA CHIUSO I BATTENTI DA DUE SETTIMANE; CON BUONA PACE DI CHI DEVE SPOSARSI. Cosimo Ferraioli è stretto nella morsa dei sostenitori, ostaggio sia dei gruppi familiari che ne hanno allestito la coalizione sia della diffidenza dei consiglieri comunali. A quattro mesi dalla rielezione, ha gettato la spugna, preferendo il tira a campare alla verifica di governo. Le fibrillazioni in maggioranza hanno bloccato l’attività amministrativa, paralizzando anche la macchina comunale. Il paese è ai piedi di Pilato mentre i politici sono ancora in posa per i selfie. Intanto, le emergenze non si contano: dall’ordine pubblico al contenimento del contagio, dal controllo del territorio alla messa in sicurezza del rientro a scuola; con il passare dei giorni si mo

ANGRI. La scuola in presenza ai tempi del Covid tra il timore dei genitori, il silenzio dei dirigenti e gli artigli rapaci di parlamentari e amministratori locali

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Nei circoli didattici angresi si è scatenato l'inferno. I contagi hanno messo a nudo l'inerzia di chi avrebbe dovuto preparare e mettere in sicurezza la ripresa delle lezioni in presenza. I genitori rivendicano trasparenza e condivisione delle soluzioni. I vertici scolastici brancolano nel buio, mostrando il fianco a chi ne denuncia il decisionismo autoritario. Intanto i politici, locali e nazionali, ci marciano , alla ricerca di consensi. La cosa peggiore che si possa augurare ad un genitore pare sia la frequentazione di una chat di mamme. Corre voce che qualcuno ci ha lasciato le penne. Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, ci sono uomini e donne che, nell’atrio di un plesso scolastico, si confrontano sulle politiche scolastiche, dandosi appuntamento sui social, per la condivisione delle riflessioni critiche elaborate nel corso della giornata. È il nuovo orizzonte della responsabilità genitoriale. Sulla graticola, ovunque e in tutte le lingue del mondo, finisce

ANGRI. 21 ottobre - 10 dicembre 2020: CINQUANTA SBAVATURE QUOTIDIANE DI VERDE (LEGA)

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GLI SCATTI ED I SILENZI DEL CENTRO DESTRA DI GOVERNO, TRA NEGAZIONISTI INCONTINENTI VERBALI E MALCELATI IMPRENDITORI IN ATTESA DELLE PRIVATIZZAZIONI La seconda amministrazione Ferraioli ha il fiato corto. Al giro di boa del cinquantesimo giorno ha prodotto appena cinque delibere di giunta, in sole due sedute. Ha esordito il 13 novembre con la numero 163: “Autorizzazione del Centro di raccolta alla via Stabia del Comune di Angri”. In sostanza, una confessione bella e buona; della serie: « Ci siamo resi conto che l’area di 4760 mq occupata dalla Angri Eco Servizi , sulla carta, non è ancora un centro di raccolta dei rifiuti ». L’esecutivo si è riunito, ancora, il 24 novembre, per altre quattro delibere: poca cosa, fatta eccezione sia per il riparto dei 150,000 € destinati all’asilo nido comunale, da utilizzare per le spese di gestione e il recupero degli spazi esterni con l’allestimento di un’area giochi; sia per l’organizzazione di eventi durante le festività natalizie, nel giorno in cu

ANGRI. Varata la nuova giunta. Tra disappunti e preoccupazioni.

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IL GRUPPO CONSILIARE “COSIMO FERRAIOLI SINDACO” METTE NELL’ANGOLO IL PRIMO CITTADINO E ACCUMULA CREDITI. I giocatori hanno abbandonato il tavolo prima della distribuzione delle carte: non è stato raggiunto l’accordo sulle regole della partita. La diffidenza ha avuto la meglio. Il croupier ha storto il naso e si è adeguato. Per la gioia dei candidati non eletti, nominati assessori. Il sindaco avrebbe voluto in giunta i consiglieri comunali: il gruppo consiliare della lista civica “Cosimo Ferraioli Sindaco” si è messo di traverso; ma non ha compromesso la tenuta della maggioranza. La soluzione, obbligata ma gradita, è stata individuata in men che non si dica. Christian Montella (354 preferenze), Giuseppina D’Antuono (254), Maria Giovanna Falcone (223), Speranza Diana D’Antuono (211) e Ciro Calabrese (162) restano in consiglio. I veti incrociati hanno premiato Francesco Ferraioli (142) e Angela Maria Malafronte (18). Il gruppo consiliare non ha battuto ciglia; la lista, di cui è es