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Angri. LE CIANTELLATE DEGLI ACROBATI POLITICI CALANO IL SIPARIO SUL CENTRO VACCINALE. NONOSTANTE IL GRAN NUMERO DI SOMMINISTRAZIONI.

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L’Asl ha gettato la spugna. E le chiavi del centro vaccinale. I responsabili del distretto hanno chiuso i battenti della struttura. Per evitare gli stracci che, da giorni, si lanciano i politici paesani. Amministrazione, opposizione, dentro e fuori il consiglio comunale, parlamentari e consiglieri regionali sono rimasti con il cerino in mano. Facendo la figura dei cretini, quando è iniziato lo scarica barile. Intanto, gli angresi dovranno recarsi a Scafati o Corbara. Per ora. Per i sessantenni cambia poco. Avranno ancora bisogno di un’auto. Come per raggiungere il confine con Sant’Antonio Abate. La politica, a tutti i livelli, ha fallito, di nuovo. Il sindaco non è riuscito ad allestire una soluzione più centrale. I parlamentari non gli hanno aperto gli occhi. E i consiglieri regionali hanno preferito tenersi fuori dalla mischia. La qualità dei protagonisti del disastro relega Angri nella periferia del buon senso. Isolata e trascurata. Sempre più. Altrove ci si è organizzati nelle pale

ANGRI. La pessima lezione del buon maestro Barba e la irritante cronaca della diversamente simpatica giornalista Salzano

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Alberto Barba , consigliere comunale di maggioranza, insegnante presso il Terzo Circolo didattico di via Dante Alighieri, si è scagliato contro Roberta Salzano , giornalista de “Il Mattino”, colpevole di avere rilevato, nei primi giorni della campagna di vaccinazione, tra i soggetti in fila, la anomala consistenza della pattuglia di personale scolastico a lui riconducibile, per la comune provenienza, e la presenza di docenti in servizio in istituti dell’area stabiese vesuviana. Alberto Barba non ha gradito la segnalazione. E si è sfogato: attingendo al proprio bagaglio culturale, a piene mani; mostrando il carattere, senza veli. Con una retorica allestita per mettere in evidenza la cattedra che occupa, ha sollecitato le attestazioni di stima e le manifestazioni di solidarietà di coloro che lo seguono sulle pagine facebook: una vasta platea “turbata” dalla Salzano e composta da colleghi e genitori che, da anni, apprezzano virtù e abilità del maestro. Roberta Salzano è anche la moglie de

Politica. L’ESTATE SCABROSA DEI POLITICI, TRA LINGUE ROVENTI E MANINE IRREQUIETE

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Il premier Conte non ne può più. Leghisti e grillini sono ai ferri corti. Le elezioni europee incombono. L’asse di governo scricchiola. Emergono differenze e preoccupazioni: ciascuno dei due alleati teme l’altro. Il primo ministro è frastornato. Ha invocato la cabina di regia. Ci ha messo la faccia. Ma l’hanno vista in pochi. Anche tra i cinque stelle. Salvini lo ha relegato in un angolo. Accanto a Bonafede , Grillo e Toninelli . Alcuni non hanno gradito. Ma non possono raccontarlo. Il leghista ha rubato la scena a tutti. Senza soldi. Con qualche bugia e un manipolo di profughi. Tra un vu’ cumprà inseguito in spiaggia e una nave bloccata in porto. Fa incetta di “mi piace”. Racconta ciò che il popolo vuol ascoltare. Dà soddisfazione e conta di riceverne. I pentastellati temono un’emorragia di voti. Giustizia, Salute, Infrastrutture, Trasporti e il paccotto Di Maio sono campi minati: occorrono soluzioni e risorse; chiacchiere e buoni propositi non bastano. Il presidente della Repubbl