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Visualizzazione dei post con l'etichetta Angri - Elezioni comunali 2020

ANGRI. IMPAZZA LA POLEMICA SULLE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE. IN PRESENZA PER SGHIGNAZZARE O IN STREAMING PER UNA SERATA ALLEGRA CON GLI AMICI?

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La celebrazione del consiglio comunale in presenza manca a molti. Soprattutto intellettuali e commentatori politici. Non gradiscono lo streaming . Pare non gli dia calore: non si appassionano, non li accende. Anche se riscuote un certo consenso tra i non addetti ai lavori. Non per la qualità del dibattito politico. L’audience è garantita dai pessimi rapporti con l’italiano, dall’abbigliamento tutt’altro che sobrio e dal disordine nelle stanze da cui i consiglieri si collegano. Coloro cui piace ridere delle disgrazie altrui possono farlo dal salotto di casa. Tant’è che in tanti si organizzano con i parenti, come facevano per seguire Gomorra . Trascorrono la serata tra pizze, birre, risate a crepapelle e inciuci. Senza preoccuparsi di raggiungere l’aula consiliare in piazza e liberi di dare fiato a commenti irripetibili. I duri e puri protestano. Ma sono gli stessi che in presenza telefonavano agli amici per dire: « non sai cosa gli è uscito di bocca ». Non che questi consiglieri comunal

Angri. IL PAESE È ALLA DERIVA MENTRE I POLITICI FANNO SPALLUCCE, TRA PASSERELLE E FOTOGRAFI

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IL SINDACO HA IL FIATONE. CON UNA MAGGIORANZA FRIABILE E LITIGIOSA, I CITTADINI PAGANO IL CONTO ALLE MANCATE RISPOSTE DI CHI NON RIESCE A RAGGIUNGERE L’INTESA SUL DA FARSI. LA CRISI POLITICA HA TRAVOLTO ANCHE LA MACCHINA COMUNALE: L’UFFICIO MESSI HA CHIUSO I BATTENTI DA DUE SETTIMANE; CON BUONA PACE DI CHI DEVE SPOSARSI. Cosimo Ferraioli è stretto nella morsa dei sostenitori, ostaggio sia dei gruppi familiari che ne hanno allestito la coalizione sia della diffidenza dei consiglieri comunali. A quattro mesi dalla rielezione, ha gettato la spugna, preferendo il tira a campare alla verifica di governo. Le fibrillazioni in maggioranza hanno bloccato l’attività amministrativa, paralizzando anche la macchina comunale. Il paese è ai piedi di Pilato mentre i politici sono ancora in posa per i selfie. Intanto, le emergenze non si contano: dall’ordine pubblico al contenimento del contagio, dal controllo del territorio alla messa in sicurezza del rientro a scuola; con il passare dei giorni si mo

ANGRI. 21 ottobre - 10 dicembre 2020: CINQUANTA SBAVATURE QUOTIDIANE DI VERDE (LEGA)

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GLI SCATTI ED I SILENZI DEL CENTRO DESTRA DI GOVERNO, TRA NEGAZIONISTI INCONTINENTI VERBALI E MALCELATI IMPRENDITORI IN ATTESA DELLE PRIVATIZZAZIONI La seconda amministrazione Ferraioli ha il fiato corto. Al giro di boa del cinquantesimo giorno ha prodotto appena cinque delibere di giunta, in sole due sedute. Ha esordito il 13 novembre con la numero 163: “Autorizzazione del Centro di raccolta alla via Stabia del Comune di Angri”. In sostanza, una confessione bella e buona; della serie: « Ci siamo resi conto che l’area di 4760 mq occupata dalla Angri Eco Servizi , sulla carta, non è ancora un centro di raccolta dei rifiuti ». L’esecutivo si è riunito, ancora, il 24 novembre, per altre quattro delibere: poca cosa, fatta eccezione sia per il riparto dei 150,000 € destinati all’asilo nido comunale, da utilizzare per le spese di gestione e il recupero degli spazi esterni con l’allestimento di un’area giochi; sia per l’organizzazione di eventi durante le festività natalizie, nel giorno in cu

ANGRI. Varata la nuova giunta. Tra disappunti e preoccupazioni.

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IL GRUPPO CONSILIARE “COSIMO FERRAIOLI SINDACO” METTE NELL’ANGOLO IL PRIMO CITTADINO E ACCUMULA CREDITI. I giocatori hanno abbandonato il tavolo prima della distribuzione delle carte: non è stato raggiunto l’accordo sulle regole della partita. La diffidenza ha avuto la meglio. Il croupier ha storto il naso e si è adeguato. Per la gioia dei candidati non eletti, nominati assessori. Il sindaco avrebbe voluto in giunta i consiglieri comunali: il gruppo consiliare della lista civica “Cosimo Ferraioli Sindaco” si è messo di traverso; ma non ha compromesso la tenuta della maggioranza. La soluzione, obbligata ma gradita, è stata individuata in men che non si dica. Christian Montella (354 preferenze), Giuseppina D’Antuono (254), Maria Giovanna Falcone (223), Speranza Diana D’Antuono (211) e Ciro Calabrese (162) restano in consiglio. I veti incrociati hanno premiato Francesco Ferraioli (142) e Angela Maria Malafronte (18). Il gruppo consiliare non ha battuto ciglia; la lista, di cui è es

Angri. I CONTI CHE NON TORNANO, LA TAVOLA DEL PRINCIPE E IL VALORE DELLA DIAGNOSI PRECOCE DELL’INCAPACITÀ POLITICA DEI DIRIGENTI

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Il dato elettorale è chiaro: può essere letto, senza peli sulla lingua; sempre che se ne abbia voglia. Ferraioli ha ottenuto più voti di Mauri . Nel 2004, La Mura si affermò su Gallo per 24 preferenze. E fu l’inizio della fine: non per l’esito; per la genesi della candidatura di entrambi. Il cardiologo visse una breve stagione politica caratterizzata da palpitazioni quotidiane, sue e nostre, soprattutto per i conti del Comune. Al gastroenterologo si aggrovigliarono le budella. Sono trascorsi sedici anni. In consiglio comunale esordirono Onofrio Galasso , Serafina Fusco e Matteo Cirulli . Il primo, grazie al contributo determinante di Amedeo Sorrentino , il quale, alla fine anticipata della consiliatura, decise di non investire più su soggetti estranei alla famiglia; la seconda, è la già enfant prodige Gina, tra le persone più vicine a De Luca e protagonista della storia del Pd; il terzo, ha lasciato la scena alla moglie: Caterina Barba , figlia d’arte. Il centrodestra celebra l’af

ANGRI 1970 – 2020. DA UN ANTONIO ALL’ALTRO…

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  Il volo interrotto di una comunità che solcando il cielo si è bruciata le ali La campagna elettorale volge al termine, consegnandoci un primato: è la prima a non registrare il contributo della stampa e delle associazioni. Un dato inquietante per il feudo dell’emittenza televisiva e radiofonica. Le antenne private sono nate ad Angri, grazie all’intuizione e all’estro creativo di don Antonio Grassini (TRGA) e della famiglia Allegro (TeleAntares). Si sono radicate e moltiplicate con Tele Angri 1, Antenna 3 e le radio: Arcobaleno, Estasi Angri, Orion 2000. Francesco Fasolino e Vincenzo Vaccaro , negli anni settanta, hanno testimoniato il valore del giornalismo angrese, dai monti Lattari ai Picentini. TRGA aveva due posti riservati nel parcheggio del Tribunale di Salerno: era un’istituzione. La voce di Giulio Sacrestano ha tenuto insieme un’intera comunità, rappresentandola anche in consiglio comunale. Le dediche dell’Arcobaleno erano un rito domenicale, come la messa, la visita al ci

ANGRI. LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA TRA IL CIVISMO DI INGENUI ASPIRANTI CONSIGLIERI E IL CINISMO DEI RECLUTATORI PREDATORI

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  LA SELEZIONE DEL CETO POLITICO, IL PESO DELLE FAMIGLIE E LA RACCOLTA DEL CONSENSO ALLA VIGILIA DELLE COMUNALI. LA PESSIMA GESTIONE DEL CASO MAINARDI E LE DISAVVENTURE DI MILO Chi ci mette la faccia rischia di rimetterci il grugno: oltre i selfie ci sono le segnaletiche e quando ti esponi non puoi scegliere da chi farti fotografare. Va addirittura peggio a chi giunge a conclusioni affrettate: deve temere anche gli autovelox. Secondo un vecchio adagio non è consigliabile sputare verso l’alto quando si è sotto la traiettoria tracciata dalla saliva: l’esito potrebbe essere imbarazzante. Come partecipare ad un evento pubblico con i pantaloni macchiati. Le luci della ribalta non sono compatibili con il rosso delle gote e il viola della giugulare. Timidezza e livore non si addicono a chi si espone. Al pari, chi ha paura non può scrivere la storia: un tratto lineare richiede una mano ferma. Magari può condizionare la narrazione ma non determinare gli eventi. Politici e cronisti si ritengono