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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

POLITICA. Nozze di Cana(nea)

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Di Maio, con la fronda di Fico, si promette in sposo a un Matteo. Alcuni pentastellati e i parlamentari di Renzi sono in subbuglio. Non gradiscono il possibile dialogo. Lo riferiscono le agenzie di stampa, dopo averlo rilevato dai social, dove impazza l’hashtag #senzadime. I militanti democratici potrebbero aggiungere “ ancora una volta ”: da anni invocano invano un #conme; nell’ultima legislatura, hanno cambiato più volte lo stato su Facebook, così: indifferenza, amarezza, sdegno. C’è chi è inciampato sulla rassegnazione, disertando le urne. Intanto, continuano le consultazioni per allestire una maggioranza di governo, magari gradita e che non faccia soccombere i partecipanti. Il Partito Democratico è di nuovo in gioco, grazie al Presidente della Repubblica, non per la capacità di rivendicare la propria centralità. Conta: le numerose correnti. Un tempo incutevano rispetto, erano la manifestazione di una sensibilità: un punto di vista, una prospettiva. Oggi sono un elenco di nomi, di

POLITICA. L'EBBREZZA DEL PREMIERATO DELL'UOMO CHE VOLLE FARSI PRIMO MINISTRO

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Andar per tini, citando Pertini L’immagine di Sandro Pertini fa capolino sui cartelloni pubblicitari delle scuole private e nelle dichiarazioni di Luigi Di Maio . Pertini è il Presidente del « fate presto » e del mondiale spagnolo. È il partigiano, l’antifascista, il socialista, di cui Di Maio ha sentito parlare il padre missino. È il Presidente del primo governo a guida repubblicana , nel 1981. Il Partito dell’edera, con il 3% dei voti, ottenne un magro bottino: 16 seggi alla Camera su 630; 6 al Senato su 315. Spadolini varcò la soglia di Palazzo Chigi: tra pallottole vaganti, logge massoniche e crisi internazionali; non proprio una passeggiata tra fotografi e telecamere. Andrea Manzella , nel decennale della morte, ricordò quei giorni, il politico e la sua lezione. « Per la prima volta, la Presidenza del Consiglio non era del partito principale della coalizione. Era il riconoscimento della "diversità" istituzionale e politica del Primo Ministro rispetto ai partiti della