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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Angri - I LADRI SFIDANO, LA CITTÀ RISPONDE. CARABINIERI NELL'ANGOLO, TRA GIUSTIZIERI E CRIMINALI

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Se ci si accorge dopo ventitré anni che corso Vittorio Emanuele è troppo stretto per consentire la sosta a pagamento e servono le forze dell’ordine per rimuovere 7 fioriere da piazza don Enrico Smaldone , si è messi male. Se rubano le auto nel rione Ingegno e i topi di appartamento fanno danni una notte sì e l’altra pure, in campagna, al centro e in montagna, si è messi peggio. Se si è costretti a tirare fuori i fucili da caccia, inseguire e sparare ai ladri, si è alla frutta. Anni fa, all’inizio di tutto questo pandemonio, il Prefetto sentenziò che non c’era alcuna emergenza criminalità: le statistiche fotografavano altro. A suo dire, evidentemente, mancavano le denunce. Una signora, dopo essersi ritrovata quattro balordi in casa, gli rivolse una domanda, tra lacrime e singhiozzi: « Eccellenza, i vostri carabinieri ce l’hanno la macchina per venire quando li chiamate? Noi cercavamo una sponda, per più controlli; voi ci state facendo un cazziatone ». Ci sarebbe poco da aggiungere. Ma

Angri. VIA DANTE ALIGHIERI – GLI ESPERIMENTI LETALI CHE LASCIANO A BOCCA APERTA

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Il rapporto tra i dipendenti comunali e i politici, in alcune realtà, è perverso. Fossero una coppia, si potrebbe descrivere come un “amore malato”: uno dei due subisce e accetta inerme i soprusi e le angherie dell’altro, per amore dei figli. In questo scenario, accade che i dirigenti, pur di non perdere la poltrona, siano costretti a scrivere sotto dettatura del potente di turno, il quale, a sua volta, tiene per la gola l’amministrazione, grazie ai consiglieri che controlla. Nei comuni piccoli il fenomeno assume dimensioni imbarazzanti, precipitando nello sconforto gli osservatori, costretti a leggere nefandezze prossime a « Romolo fondò Roma dopo aver ammazzato la lupa con un remo ». L’autore, consapevole della imbecillità che propone, non può sottrarsi. Se si rifiutasse di assecondare il suggeritore, rischierebbe posto e soldi: scelta coraggiosa, giusta ma non consigliabile. Tant’è che, nove volte su dieci, si tura il naso e firma a occhi chiusi. Da quando l’inadeguatezza ha invaso