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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

ANGRI. La scuola in presenza ai tempi del Covid tra il timore dei genitori, il silenzio dei dirigenti e gli artigli rapaci di parlamentari e amministratori locali

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Nei circoli didattici angresi si è scatenato l'inferno. I contagi hanno messo a nudo l'inerzia di chi avrebbe dovuto preparare e mettere in sicurezza la ripresa delle lezioni in presenza. I genitori rivendicano trasparenza e condivisione delle soluzioni. I vertici scolastici brancolano nel buio, mostrando il fianco a chi ne denuncia il decisionismo autoritario. Intanto i politici, locali e nazionali, ci marciano , alla ricerca di consensi. La cosa peggiore che si possa augurare ad un genitore pare sia la frequentazione di una chat di mamme. Corre voce che qualcuno ci ha lasciato le penne. Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, ci sono uomini e donne che, nell’atrio di un plesso scolastico, si confrontano sulle politiche scolastiche, dandosi appuntamento sui social, per la condivisione delle riflessioni critiche elaborate nel corso della giornata. È il nuovo orizzonte della responsabilità genitoriale. Sulla graticola, ovunque e in tutte le lingue del mondo, finisce

POLITICA. L’EX SEGRETARIA DI BERLUSCONI CORRE AL CAPEZZALE DEL GOVERNO CONTE, CHE TIRA A CAMPARE IN ATTESA DEL VACCINO CENTRISTA

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Le notti in bianco dell’avvocato del popolo, tra gli schiamazzi della comitiva renziana, il sonno pesante di Zingaretti, gli incubi di Luigi Di Maio e la solidarietà dei vicini che si proclamano diversamente di destra A star dietro a Conte e Renzi si perde il fiato e la testa. Rincorrere i senatori responsabili Maria Rosaria Rossi e Lello Ciampolillo , compromette la reputazione. Tentare di capire cosa è successo, è una perdita di tempo. La crisi di governo è un rompicapo. Nel paese dei falsi braccianti agricoli, degli incidenti stradali per frodare le assicurazioni e delle coppie che si separano per stare meglio insieme con il reddito di cittadinanza, la verità, a volte, è un atto di fede. Renzi ce l’ha messa tutta per confondere le acque. Da tre anni a questa parte. Prima spingendo i grillini nelle braccia di Salvini , poi imponendoli al partito democratico, infine consegnandoli agli amici di Berlusconi . In pratica, ne dispone come vuole. Assicurando, sempre, un posto al sole

ANGRI. I CONTAGIATI, DALLO SCORSO MARZO, SONO OLTRE 1000.

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LA PAURA DELLA PANDEMIA, TRA POLITICI PAVONEGGIATI, PRUDENZA PROCLAMATA, PREGHIERE PROPIZIATORIE, PIGRIZIA PRATICATA E PRIORITÀ CHE PREMIANO I PRIVATI. Ce la siamo cavati. Tra lutti e bestemmie la pandemia ha toccato le quattro cifre. C’è poco da stare sereni. Volendo esser seri, bisogna ringraziare il caso e il Padreterno; non altri. Sono venuti meno tutti. A dispetto di ciò che raccontano. Gli angresi si sono scoperti soli e fragili. Quanto e più di chi avrebbe dovuto tutelarli. La politica si è distratta, l’amministrazione non è pervenuta, le autorità sanitarie hanno spento i telefoni, le forze dell’ordine i lampeggianti. Un contagiato ogni dodici famiglie può rappresentare un dato confortante. Come il numero dei decessi, al netto delle chiacchiere a vuoto su chi è morto a causa del Covid e chi, invece, con. Poteva andare peggio. Siamo passati dal “lavatevi le mani” a “me ne lavo le mani”. Abbiamo collezionato centinaia di fotografie e bollettini; ma non una risposta ai familiari de

Angri. LE MANI SULLA CITTÀ E IL VENTIDUESIMO COMPLEANNO DEL PAPOCCHIO PARCHEGGI

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  1999 - 2020.  Il buon maestro, la lectio magistralis e i discepoli pasticcioni. I parcheggi comunali sono stati affidati ai privati ventidue anni fa: il 14 giugno 1999. Da un commissario prefettizio, tra il primo e il secondo mandato Postiglione; e le proteste del centrodestra cittadino, relegato all'opposizione e tutt’altro che cafone e cialtrone. Nel 2009, un altro commissario prefettizio, Bruno Pezzuto, li recuperò, assegnandoli alla municipalizzata Angri Ecoservizi. Nel 2020 , l’amministrazione Ferraioli – a trazione Leghista – dopo undici anni di gestione simil pubblica, li ha riconsegnati ai privati. Riproponiamo la cronaca dell’estate 1999, un manifesto della Casa delle Libertà, affisso nel 2001 in occasione del primo rinnovo con l’ACS di Salerno e la convenzione. I cronisti di Metropolis, come accadeva spesso in quegli anni, furono particolarmente sgradevoli nel raccontare quanto da loro compreso, non risparmiandosi nel fornire date, circostanze, collegamenti e nomi. Metr