ANGRI. Varata la nuova giunta. Tra disappunti e preoccupazioni.

IL GRUPPO CONSILIARE “COSIMO FERRAIOLI SINDACO” METTE NELL’ANGOLO IL PRIMO CITTADINO E ACCUMULA CREDITI.

I giocatori hanno abbandonato il tavolo prima della distribuzione delle carte: non è stato raggiunto l’accordo sulle regole della partita. La diffidenza ha avuto la meglio. Il croupier ha storto il naso e si è adeguato. Per la gioia dei candidati non eletti, nominati assessori. Il sindaco avrebbe voluto in giunta i consiglieri comunali: il gruppo consiliare della lista civica “Cosimo Ferraioli Sindaco” si è messo di traverso; ma non ha compromesso la tenuta della maggioranza.

La soluzione, obbligata ma gradita, è stata individuata in men che non si dica. Christian Montella (354 preferenze), Giuseppina D’Antuono (254), Maria Giovanna Falcone (223), Speranza Diana D’Antuono (211) e Ciro Calabrese (162) restano in consiglio. I veti incrociati hanno premiato Francesco Ferraioli (142) e Angela Maria Malafronte (18). Il gruppo consiliare non ha battuto ciglia; la lista, di cui è espressione, è rappresentata in giunta e il sindaco ha completato l’elenco.


Le frizioni, immediatamente superate, sono sorte a
causa dell’eterogeneità della lista e del gruppo consiliare. La prima, allestita per garantire l’elezione sia dei consiglieri comunali uscenti – Antonio Gerardo Palumbo (82) e Ciro Calabrese – sia dell’assessore uscente, Francesco Ferraioli, ha ottenuto un risultato elettorale che ha sovvertito il pronostico, premiando cinque candidati che hanno poco in comune: solo due di loro, Montella e Falcone, si sono proposti in coppia.

Al sindaco sono bastati otto giorni per venirne a
capo. Se gli scrutatori non ci avessero messo lo zampino avrebbe fatto prima: lo hanno rallentato i voti non attribuiti al primo turno e recuperati con le correzioni apportate dall’Ufficio Elettorale Centrale. Appena sette ma sufficienti a modificare l’elenco dei non eletti in “Cosimo Ferraioli Sindaco”: Salvatore Mercurio (153) si è visto superare da Giuseppe Conte (157), cui erano state erroneamente assegnate 150 preferenze.

Cosimo Ferraioli auspicava l’ingresso in consiglio di Mercurio, il cui padre è fratello della madre. Entrambi sono pure parenti di Giuseppina D’Antuono: i nonni erano cugini; tant’è che la mamma della consigliera è una Mercurio. Il rapporto e la doppia preferenza hanno determinato i due candidati ad affrontare la competizione insieme. L’inesperienza li ha fregati: hanno registrato 100 voti di differenza, mandando a monte la possibilità di sedersi accanto e aiutare il sindaco.

Salvatore, appuntato scelto dei Carabinieri, si è arreso alla forza dell’ordine dei numeri. Giuseppina, avvocato, è scivolata sulla legge elettorale, investendo il sindaco. Con loro in consiglio avrebbe avuto meno preoccupazioni. Nella stessa lista, anche Giuseppe Conte, primo dei non eletti: non può raggiungere la zia, Speranza Diana D’Antuono. Giuseppe è figlio di Alfonso e nipote di Nellino, la cui moglie – Eleonora – è sorella di Alfonso De Cola, marito della consigliera.

Per fare spazio a Salvatore Mercurio avrebbero dovuto dimettersi in due, da collocare in giunta. Un sacrificio, lautamente remunerato, che non poteva essere chiesto a Montella e alla Falcone, terminali, in consiglio, delle istanze dei circa quattrocento operai che hanno creduto in loro. Se le due D’Antuono hanno pensato di poter contare su un’ulteriore presenza amica, i due giovanissimi consiglieri hanno puntato l’uno sull’altro e si sono rifiutati di sciogliere il sodalizio.

Anche Ciro Calabrese si tiene ben stretto il seggio. Cinque anni fa, raccolse 98 preferenze in “Grande Angri”, risultando ottavo. La lista ottenne cinque consiglieri. Subentrò, dopo le dimissioni di Maria D’Aniello, Virginia Russo e Alfredo Pauciulo, il 9 luglio 2019, rinunciando a una consulenza presso la Angriecoservizi, cui era approdato nella primavera del 2016, pochi mesi prima della nomina della sorella Chiara, avvocato, nel Servizio di Controllo di Gestione del Comune.

“Cosimo Ferraioli Sindaco” è apparsa sulle schede nel 2015. Ne facevano parte i consiglieri Caterina Barba (280), Gaetano Mercurio (263), Eugenio Lato (200) e Luigi D’Antuono (169); i subentrati Vincenzo Fasano (133) e Giuseppe Del Sorbo (130). Con loro ma non eletta, anche Cinzia Spera (119), nominata nel Consiglio di Amministrazione di AES. In questa tornata elettorale, Ferraioli ha potuto contare solo sul contributo di Mercurio – assessore uscente – e Del Sorbo, candidato.

Se la lista si è sempre caratterizzata per la particolare vivacità, le altre formazioni che compongono la coalizione di governo non hanno creato alcun problema, badando a non inasprire il confronto tra i contendenti chiamati a indicare gli assessori. Mainardi e Sorrentino hanno messo in cascina quanto seminato mentre Alberto Barba (296), vista la momentanea confusione, ha preferito continuare ad occuparsi della scuola dai banchi del consiglio, congelando Giuseppe Aversa (77).

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