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ANGRI. 21 ottobre - 10 dicembre 2020: CINQUANTA SBAVATURE QUOTIDIANE DI VERDE (LEGA)

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GLI SCATTI ED I SILENZI DEL CENTRO DESTRA DI GOVERNO, TRA NEGAZIONISTI INCONTINENTI VERBALI E MALCELATI IMPRENDITORI IN ATTESA DELLE PRIVATIZZAZIONI La seconda amministrazione Ferraioli ha il fiato corto. Al giro di boa del cinquantesimo giorno ha prodotto appena cinque delibere di giunta, in sole due sedute. Ha esordito il 13 novembre con la numero 163: “Autorizzazione del Centro di raccolta alla via Stabia del Comune di Angri”. In sostanza, una confessione bella e buona; della serie: « Ci siamo resi conto che l’area di 4760 mq occupata dalla Angri Eco Servizi , sulla carta, non è ancora un centro di raccolta dei rifiuti ». L’esecutivo si è riunito, ancora, il 24 novembre, per altre quattro delibere: poca cosa, fatta eccezione sia per il riparto dei 150,000 € destinati all’asilo nido comunale, da utilizzare per le spese di gestione e il recupero degli spazi esterni con l’allestimento di un’area giochi; sia per l’organizzazione di eventi durante le festività natalizie, nel giorno in cu

A D10S - IN MEMORIA DI DIEGO ARMANDO MARADONA

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La mano di Dio ha tirato a sé El Pibe de oro. Diego se ne è andato. Portando via il pallone. La partita è finita. All’improvviso. Come quelle giocate in cortile, interrotte dai nomi dei ragazzini richiamati dai genitori sul fare della sera. Il cuore lo ha abbandonato. Non ce l’ha fatta a stargli dietro. I nostri lo inseguono. Mentre si allontana con la maglia azzurra, lo sguardo al cielo, il numero 10 e il pallone tra i riccioli neri. Come la prima volta. Oltre, anche il possibile. Gli occhi da bambino mite si illuminavano nella gioia dell’altro. Fuori e dentro il terreno di gioco. Nei vicoli e sotto i riflettori, sui campi di periferia e accanto ai giusti, per gli ultimi dell’America latina. Con Francischito e Fidel. Ha conquistato Napoli e per i napoletani, l’Italia. Con il rosso nel cuore, non sulla camicia. Ha unito uomini e terre. Più di Garibaldi. Come solo la televisione prima di lui. Ha insegnato la lingua del calcio, con il silenzio della magia. Le ciglia nere e folte ne segna

ANGRI. LA POLITICA A STELLE E STRISCE DI UNA COMUNITÀ CHE SI È CONSEGNATA AI PRIVATI

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 L’ECO DELLE CRITICHE A SALVE DEL M5S NEL VUOTO POLITICO CITTADINO. I Cinquestelle, dopo il pessimo risultato elettorale, si dimenano per recuperare consensi e visibilità. Alimentano le preoccupazioni legate alla rimodulazione delle strisce bianche e blu: per superare lo stallo e rimettersi in carreggiata. Intanto, l’amministrazione comunale ha inaugurato il secondo mandato col botto: avviando il cantiere per la riqualificazione urbana sostenibile dell’area comunale di corso Italia e concedendo a un privato la gestione dei parcheggi pubblici . Il messaggio pentastellato distoglie l’attenzione dalle iniziative messe in campo dal sindaco, finalizzate alla privatizzazione dei servizi. Chiedere che sia reso pubblico ciò che è immediatamente reperibile da chiunque sul sito del Comune alla sezione “ Amministrazione trasparente ” equivale a prendere in giro chi immagina di informarsi sbirciando su facebook. Lasciare intendere che ci siano documenti sottratti alla consultazione è un attentato

ANGRI. Varata la nuova giunta. Tra disappunti e preoccupazioni.

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IL GRUPPO CONSILIARE “COSIMO FERRAIOLI SINDACO” METTE NELL’ANGOLO IL PRIMO CITTADINO E ACCUMULA CREDITI. I giocatori hanno abbandonato il tavolo prima della distribuzione delle carte: non è stato raggiunto l’accordo sulle regole della partita. La diffidenza ha avuto la meglio. Il croupier ha storto il naso e si è adeguato. Per la gioia dei candidati non eletti, nominati assessori. Il sindaco avrebbe voluto in giunta i consiglieri comunali: il gruppo consiliare della lista civica “Cosimo Ferraioli Sindaco” si è messo di traverso; ma non ha compromesso la tenuta della maggioranza. La soluzione, obbligata ma gradita, è stata individuata in men che non si dica. Christian Montella (354 preferenze), Giuseppina D’Antuono (254), Maria Giovanna Falcone (223), Speranza Diana D’Antuono (211) e Ciro Calabrese (162) restano in consiglio. I veti incrociati hanno premiato Francesco Ferraioli (142) e Angela Maria Malafronte (18). Il gruppo consiliare non ha battuto ciglia; la lista, di cui è es

ANGRI. Caterina e Alberto Barba aprono e chiudono l’elenco degli assessori della prima amministrazione Ferraioli.

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Nel mezzo: altri 12 nomi, 2 revoche, 6 dimissioni irrevocabili e qualche ripensamento  Il sindaco Cosimo Ferraioli , nella scorsa consiliatura (2015 - 2020), per varare la prima giunta ebbe bisogno di undici giorni: venne alla luce alle 14.02 del 14 luglio, sotto il segno del Cancro, ascendente Bilancia. La proclamazione degli eletti c’era stata il 3 luglio 2015. Il consiglio comunale si riunì il 10 luglio, di mattina. Dopo dieci giorni, nel pomeriggio, cambiò volto: in due preferirono l’esecutivo, lasciando il proprio scranno a coloro che li seguivano in lista. Caterina Barba , “Cosimo Ferraioli sindaco”, aprì le porte del consiglio a Vincenzo Fasano , accettando tre deleghe: « Pubblica istruzione; Cultura, eventi e spettacolo; Turismo ». Giuseppe D’Ambrosio , cui le urne avevano negato la poltrona di primo cittadino e al fianco di Ferraioli al secondo turno, scelse la fascia di vicesindaco e l’impegno diretto nei « Servizi sociali » e a favore delle « Fasce deboli », facendo spazio a

Angri. I CONTI CHE NON TORNANO, LA TAVOLA DEL PRINCIPE E IL VALORE DELLA DIAGNOSI PRECOCE DELL’INCAPACITÀ POLITICA DEI DIRIGENTI

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Il dato elettorale è chiaro: può essere letto, senza peli sulla lingua; sempre che se ne abbia voglia. Ferraioli ha ottenuto più voti di Mauri . Nel 2004, La Mura si affermò su Gallo per 24 preferenze. E fu l’inizio della fine: non per l’esito; per la genesi della candidatura di entrambi. Il cardiologo visse una breve stagione politica caratterizzata da palpitazioni quotidiane, sue e nostre, soprattutto per i conti del Comune. Al gastroenterologo si aggrovigliarono le budella. Sono trascorsi sedici anni. In consiglio comunale esordirono Onofrio Galasso , Serafina Fusco e Matteo Cirulli . Il primo, grazie al contributo determinante di Amedeo Sorrentino , il quale, alla fine anticipata della consiliatura, decise di non investire più su soggetti estranei alla famiglia; la seconda, è la già enfant prodige Gina, tra le persone più vicine a De Luca e protagonista della storia del Pd; il terzo, ha lasciato la scena alla moglie: Caterina Barba , figlia d’arte. Il centrodestra celebra l’af

ANGRI 1970 – 2020. DA UN ANTONIO ALL’ALTRO…

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  Il volo interrotto di una comunità che solcando il cielo si è bruciata le ali La campagna elettorale volge al termine, consegnandoci un primato: è la prima a non registrare il contributo della stampa e delle associazioni. Un dato inquietante per il feudo dell’emittenza televisiva e radiofonica. Le antenne private sono nate ad Angri, grazie all’intuizione e all’estro creativo di don Antonio Grassini (TRGA) e della famiglia Allegro (TeleAntares). Si sono radicate e moltiplicate con Tele Angri 1, Antenna 3 e le radio: Arcobaleno, Estasi Angri, Orion 2000. Francesco Fasolino e Vincenzo Vaccaro , negli anni settanta, hanno testimoniato il valore del giornalismo angrese, dai monti Lattari ai Picentini. TRGA aveva due posti riservati nel parcheggio del Tribunale di Salerno: era un’istituzione. La voce di Giulio Sacrestano ha tenuto insieme un’intera comunità, rappresentandola anche in consiglio comunale. Le dediche dell’Arcobaleno erano un rito domenicale, come la messa, la visita al ci

ANGRI - COMUNALI 1999. IL SOGNO INFRANTO DELLA SINISTRA UNITA.

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ALFONSO RAIOLA: L’ULTIMO CANDIDATO SINDACO COMUNISTA. DA ALLORA 20 ANNI DI DIBATTITI SULLE SFUMATURE DI ROSSO, FUORI DAL COMUNE Considerata la annunciata ed evidente pessima qualità della campagna per le amministrative, è necessario attingere allo scrigno dei ricordi per tentare di elevare il confronto. L’ultima stagione elettorale degna di nota risale al 1999. Furono settimane di intensa passione civile. Ciascuno sapeva da che parte stare e perché. C’erano ancora i partiti, qualche sede elettorale. Ci si distingueva per ideali, capacità progettuale e preoccupazioni per il futuro possibile. Il 15 maggio, Alfonso Raiola (PRC) e il professore Peppino Palumbo (Alleanza Nazionale) furono intervistati da un diversamente giovane cronista di Metropolis. Erano in corsa per la poltrona di primo cittadino. Non raccolsero quanto immaginato. Raiola registrò 464 preferenze: 29 meno della lista. Ma la sua visione e l’analisi della vigilia, dopo venti anni, sono attualissime:  « La sinistra si è con

ANGRI. LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA TRA IL CIVISMO DI INGENUI ASPIRANTI CONSIGLIERI E IL CINISMO DEI RECLUTATORI PREDATORI

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  LA SELEZIONE DEL CETO POLITICO, IL PESO DELLE FAMIGLIE E LA RACCOLTA DEL CONSENSO ALLA VIGILIA DELLE COMUNALI. LA PESSIMA GESTIONE DEL CASO MAINARDI E LE DISAVVENTURE DI MILO Chi ci mette la faccia rischia di rimetterci il grugno: oltre i selfie ci sono le segnaletiche e quando ti esponi non puoi scegliere da chi farti fotografare. Va addirittura peggio a chi giunge a conclusioni affrettate: deve temere anche gli autovelox. Secondo un vecchio adagio non è consigliabile sputare verso l’alto quando si è sotto la traiettoria tracciata dalla saliva: l’esito potrebbe essere imbarazzante. Come partecipare ad un evento pubblico con i pantaloni macchiati. Le luci della ribalta non sono compatibili con il rosso delle gote e il viola della giugulare. Timidezza e livore non si addicono a chi si espone. Al pari, chi ha paura non può scrivere la storia: un tratto lineare richiede una mano ferma. Magari può condizionare la narrazione ma non determinare gli eventi. Politici e cronisti si ritengono

Angri. LA POLITICA ARRETRA DI FRONTE ALLA CRIMINALITÀ, PREFERENDO, ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI, INCIUCI E CALUNNIE ANONIME

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Tre colpi di pistola rivendicano attenzione, analisi, riflessione e azioni. Più della comunicazione del numero dei guariti a due mesi dal contagio. Soprattutto ad Angri. Quella che da bambini descrivevamo come « ridente cittadina ai piedi dei Monti Lattari » rischia di diventare, di nuovo, uno scenario di guerra. Come accadde negli anni in cui le strade erano insanguinate dalla camorra. Attentati, agguati, inseguimenti e sparatorie già sono scritti nella storia di questa città. Se il sindaco annuncia una diretta video il giorno dopo il ferimento di un imprenditore, è ragionevole attendersi un grido d’allarme, un appello alle forze dell’ordine, la richiesta di convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: una levata di scudi per manifestare la opportuna preoccupazione e offrire la percezione che si è compresa la gravità dell’episodio. Non ti aspetti che si intrattenga solo sul saldo invariato dei positivi e l’ubicazione del mercato. Angri è una realtà complessa. Capace