ANGRI. LA POLITICA A STELLE E STRISCE DI UNA COMUNITÀ CHE SI È CONSEGNATA AI PRIVATI

 L’ECO DELLE CRITICHE A SALVE DEL M5S NEL VUOTO POLITICO CITTADINO.

I Cinquestelle, dopo il pessimo risultato elettorale, si dimenano per recuperare consensi e visibilità. Alimentano le preoccupazioni legate alla rimodulazione delle strisce bianche e blu: per superare lo stallo e rimettersi in carreggiata. Intanto, l’amministrazione comunale ha inaugurato il secondo mandato col botto: avviando il cantiere per la riqualificazione urbana sostenibile dell’area comunale di corso Italia e concedendo a un privato la gestione dei parcheggi pubblici.

Il messaggio pentastellato distoglie l’attenzione dalle iniziative messe in campo dal sindaco, finalizzate alla privatizzazione dei servizi. Chiedere che sia reso pubblico ciò che è immediatamente reperibile da chiunque sul sito del Comune alla sezione “Amministrazione trasparente” equivale a prendere in giro chi immagina di informarsi sbirciando su facebook. Lasciare intendere che ci siano documenti sottratti alla consultazione è un attentato alla partecipazione democratica.

Il programma dell’amministrazione Ferraioli è
noto da cinque anni. Il sindaco lo ha illustrato in due campagne elettorali. È sempre lo stesso, non ne ha fatto mistero: il commissariamento e la pandemia, che hanno interessato l’ultimo anno, ne hanno compromesso la piena attuazione; lo ha riproposto, per completarlo, nel secondo mandato. Ottomila elettori lo hanno premiato, esprimendo il proprio gradimento sulle soluzioni elaborate per il possibile, prossimo sviluppo del paese.

I grillini, relegati fuori dal consiglio comunale, propongono una notizia vera ma non completa, alzando un polverone che fa perdere di vista ciò che alcuni considerano un pericolo: l’affidamento di pezzi del territorio a società – riconducibili a poche famiglie – che investendo una manciata di euro, si assicurano entrate milionarie per almeno un ventennio, salvo imprevisti per cui giustificare la ulteriore dilatazione della gestione. Un comportamento irresponsabile e dannoso.

«Stiamo seguendo con attenzione il lavoro degli operai volti a rifare la segnaletica orizzontale per la sosta a pagamento nel comune di Angri», alla stregua di pensionati che non sanno come trascorrere il tempo libero e scrutano nei cantieri. «Alcune strisce bianche stanno diventando blu; stanno “scomparendo” gli stalli riservati al carico e allo scarico merci e ai disabili». La considerazione non squarcia alcun velo: rappresenta fedelmente ciò che è sotto gli occhi di tutti.

Dopo la descrizione del fatto palese, immediatamente riscontrabile, arriva la stoccata al sindaco, infida. «Abbiamo delle domande: quale sarà il rapporto numerico tra strisce bianche e blu, che per legge dovrebbe essere congruo nella differenza? Da chi saranno gestite? Vi saranno dei cambiamenti nella tariffa? Ci sarà una fascia oraria extra di pagamento? Serve trasparenza, è necessario rendere pubblico il contratto tra Comune e gestore». Si invocano trasparenza e pubblicità.

Alcuni cronisti e opinionisti ci marciano, amplificando il messaggio, cui attribuiscono i tratti della denuncia: partecipano colpevolmente all’inganno e alla manipolazione dell’opinione pubblica, dandole in pasto il temuto aumento del ticket e la riduzione delle aree di parcheggio gratuito. I creduloni abboccano e si contano gli spiccioli in tasca, distogliendo lo sguardo dai mazzetti di banconote che dalle casse comunali prendono la direzione del privato, alla luce del sole.

Il sospetto, l’allusione, il sussurrato, tra un lamento e un rigurgito di rabbia, assumono dimensioni che sovrastano la città, contaminando l’analisi e dirottando il dibattito politico su sentieri che allontanano dall’esame sereno di un intervento complesso ma cristallino, articolato in date e cifre, entrate e uscite, decorrenze e scadenze. Mostrarsi stupiti per una privatizzazione programmata e annunciata nel 2015, cui si lavora incessantemente dal 2016, non è serio e leale.

Ferraioli ha giocato a carte scoperte: non ha barato o bluffato. Lo fa ancora. Sempre dopo averlo scritto e urlato ai sette venti. Altri avrebbero dovuto attrezzarsi per arginare lui ed i privati. Ma hanno scelto di correre per un seggio in consiglio, mettendo in piedi una lista di ingenui candidati, innamorati del cambiamento purificatore: risorse sacrificabili, il cui insuccesso è stato giustificato con la somministrazione del convincimento che “in politica è tutto marcio”.

Intanto, centinaia di pagine, pubblicate sotto la voce "Procedura aperta per l'affidamento in concessione di lavori pubblici per progettazione, esecuzione dell'intervento di riqualificazione urbana sostenibile area comunale di Corso Italia e gestione economico-funzionale", attendono da mesi lettori interessati a conoscere il contenuto della convenzione, i tempi di realizzazione dell’opera, i costi per il concessionario, le società coinvolte e la loro consistenza patrimoniale.

Commenti


  1. Eugenio trovo le tue considerazioni estremamente obiettive e condivisibili
    👍👍👍

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