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ANGRI. La scuola in presenza ai tempi del Covid tra il timore dei genitori, il silenzio dei dirigenti e gli artigli rapaci di parlamentari e amministratori locali

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Nei circoli didattici angresi si è scatenato l'inferno. I contagi hanno messo a nudo l'inerzia di chi avrebbe dovuto preparare e mettere in sicurezza la ripresa delle lezioni in presenza. I genitori rivendicano trasparenza e condivisione delle soluzioni. I vertici scolastici brancolano nel buio, mostrando il fianco a chi ne denuncia il decisionismo autoritario. Intanto i politici, locali e nazionali, ci marciano , alla ricerca di consensi. La cosa peggiore che si possa augurare ad un genitore pare sia la frequentazione di una chat di mamme. Corre voce che qualcuno ci ha lasciato le penne. Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, ci sono uomini e donne che, nell’atrio di un plesso scolastico, si confrontano sulle politiche scolastiche, dandosi appuntamento sui social, per la condivisione delle riflessioni critiche elaborate nel corso della giornata. È il nuovo orizzonte della responsabilità genitoriale. Sulla graticola, ovunque e in tutte le lingue del mondo, finisce

POLITICA. L’EX SEGRETARIA DI BERLUSCONI CORRE AL CAPEZZALE DEL GOVERNO CONTE, CHE TIRA A CAMPARE IN ATTESA DEL VACCINO CENTRISTA

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Le notti in bianco dell’avvocato del popolo, tra gli schiamazzi della comitiva renziana, il sonno pesante di Zingaretti, gli incubi di Luigi Di Maio e la solidarietà dei vicini che si proclamano diversamente di destra A star dietro a Conte e Renzi si perde il fiato e la testa. Rincorrere i senatori responsabili Maria Rosaria Rossi e Lello Ciampolillo , compromette la reputazione. Tentare di capire cosa è successo, è una perdita di tempo. La crisi di governo è un rompicapo. Nel paese dei falsi braccianti agricoli, degli incidenti stradali per frodare le assicurazioni e delle coppie che si separano per stare meglio insieme con il reddito di cittadinanza, la verità, a volte, è un atto di fede. Renzi ce l’ha messa tutta per confondere le acque. Da tre anni a questa parte. Prima spingendo i grillini nelle braccia di Salvini , poi imponendoli al partito democratico, infine consegnandoli agli amici di Berlusconi . In pratica, ne dispone come vuole. Assicurando, sempre, un posto al sole

ANGRI. I CONTAGIATI, DALLO SCORSO MARZO, SONO OLTRE 1000.

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LA PAURA DELLA PANDEMIA, TRA POLITICI PAVONEGGIATI, PRUDENZA PROCLAMATA, PREGHIERE PROPIZIATORIE, PIGRIZIA PRATICATA E PRIORITÀ CHE PREMIANO I PRIVATI. Ce la siamo cavati. Tra lutti e bestemmie la pandemia ha toccato le quattro cifre. C’è poco da stare sereni. Volendo esser seri, bisogna ringraziare il caso e il Padreterno; non altri. Sono venuti meno tutti. A dispetto di ciò che raccontano. Gli angresi si sono scoperti soli e fragili. Quanto e più di chi avrebbe dovuto tutelarli. La politica si è distratta, l’amministrazione non è pervenuta, le autorità sanitarie hanno spento i telefoni, le forze dell’ordine i lampeggianti. Un contagiato ogni dodici famiglie può rappresentare un dato confortante. Come il numero dei decessi, al netto delle chiacchiere a vuoto su chi è morto a causa del Covid e chi, invece, con. Poteva andare peggio. Siamo passati dal “lavatevi le mani” a “me ne lavo le mani”. Abbiamo collezionato centinaia di fotografie e bollettini; ma non una risposta ai familiari de

Angri. LE MANI SULLA CITTÀ E IL VENTIDUESIMO COMPLEANNO DEL PAPOCCHIO PARCHEGGI

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  1999 - 2020.  Il buon maestro, la lectio magistralis e i discepoli pasticcioni. I parcheggi comunali sono stati affidati ai privati ventidue anni fa: il 14 giugno 1999. Da un commissario prefettizio, tra il primo e il secondo mandato Postiglione; e le proteste del centrodestra cittadino, relegato all'opposizione e tutt’altro che cafone e cialtrone. Nel 2009, un altro commissario prefettizio, Bruno Pezzuto, li recuperò, assegnandoli alla municipalizzata Angri Ecoservizi. Nel 2020 , l’amministrazione Ferraioli – a trazione Leghista – dopo undici anni di gestione simil pubblica, li ha riconsegnati ai privati. Riproponiamo la cronaca dell’estate 1999, un manifesto della Casa delle Libertà, affisso nel 2001 in occasione del primo rinnovo con l’ACS di Salerno e la convenzione. I cronisti di Metropolis, come accadeva spesso in quegli anni, furono particolarmente sgradevoli nel raccontare quanto da loro compreso, non risparmiandosi nel fornire date, circostanze, collegamenti e nomi. Metr

ANGRI. 21 ottobre - 10 dicembre 2020: CINQUANTA SBAVATURE QUOTIDIANE DI VERDE (LEGA)

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GLI SCATTI ED I SILENZI DEL CENTRO DESTRA DI GOVERNO, TRA NEGAZIONISTI INCONTINENTI VERBALI E MALCELATI IMPRENDITORI IN ATTESA DELLE PRIVATIZZAZIONI La seconda amministrazione Ferraioli ha il fiato corto. Al giro di boa del cinquantesimo giorno ha prodotto appena cinque delibere di giunta, in sole due sedute. Ha esordito il 13 novembre con la numero 163: “Autorizzazione del Centro di raccolta alla via Stabia del Comune di Angri”. In sostanza, una confessione bella e buona; della serie: « Ci siamo resi conto che l’area di 4760 mq occupata dalla Angri Eco Servizi , sulla carta, non è ancora un centro di raccolta dei rifiuti ». L’esecutivo si è riunito, ancora, il 24 novembre, per altre quattro delibere: poca cosa, fatta eccezione sia per il riparto dei 150,000 € destinati all’asilo nido comunale, da utilizzare per le spese di gestione e il recupero degli spazi esterni con l’allestimento di un’area giochi; sia per l’organizzazione di eventi durante le festività natalizie, nel giorno in cu

A D10S - IN MEMORIA DI DIEGO ARMANDO MARADONA

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La mano di Dio ha tirato a sé El Pibe de oro. Diego se ne è andato. Portando via il pallone. La partita è finita. All’improvviso. Come quelle giocate in cortile, interrotte dai nomi dei ragazzini richiamati dai genitori sul fare della sera. Il cuore lo ha abbandonato. Non ce l’ha fatta a stargli dietro. I nostri lo inseguono. Mentre si allontana con la maglia azzurra, lo sguardo al cielo, il numero 10 e il pallone tra i riccioli neri. Come la prima volta. Oltre, anche il possibile. Gli occhi da bambino mite si illuminavano nella gioia dell’altro. Fuori e dentro il terreno di gioco. Nei vicoli e sotto i riflettori, sui campi di periferia e accanto ai giusti, per gli ultimi dell’America latina. Con Francischito e Fidel. Ha conquistato Napoli e per i napoletani, l’Italia. Con il rosso nel cuore, non sulla camicia. Ha unito uomini e terre. Più di Garibaldi. Come solo la televisione prima di lui. Ha insegnato la lingua del calcio, con il silenzio della magia. Le ciglia nere e folte ne segna

ANGRI. LA POLITICA A STELLE E STRISCE DI UNA COMUNITÀ CHE SI È CONSEGNATA AI PRIVATI

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 L’ECO DELLE CRITICHE A SALVE DEL M5S NEL VUOTO POLITICO CITTADINO. I Cinquestelle, dopo il pessimo risultato elettorale, si dimenano per recuperare consensi e visibilità. Alimentano le preoccupazioni legate alla rimodulazione delle strisce bianche e blu: per superare lo stallo e rimettersi in carreggiata. Intanto, l’amministrazione comunale ha inaugurato il secondo mandato col botto: avviando il cantiere per la riqualificazione urbana sostenibile dell’area comunale di corso Italia e concedendo a un privato la gestione dei parcheggi pubblici . Il messaggio pentastellato distoglie l’attenzione dalle iniziative messe in campo dal sindaco, finalizzate alla privatizzazione dei servizi. Chiedere che sia reso pubblico ciò che è immediatamente reperibile da chiunque sul sito del Comune alla sezione “ Amministrazione trasparente ” equivale a prendere in giro chi immagina di informarsi sbirciando su facebook. Lasciare intendere che ci siano documenti sottratti alla consultazione è un attentato

ANGRI. Varata la nuova giunta. Tra disappunti e preoccupazioni.

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IL GRUPPO CONSILIARE “COSIMO FERRAIOLI SINDACO” METTE NELL’ANGOLO IL PRIMO CITTADINO E ACCUMULA CREDITI. I giocatori hanno abbandonato il tavolo prima della distribuzione delle carte: non è stato raggiunto l’accordo sulle regole della partita. La diffidenza ha avuto la meglio. Il croupier ha storto il naso e si è adeguato. Per la gioia dei candidati non eletti, nominati assessori. Il sindaco avrebbe voluto in giunta i consiglieri comunali: il gruppo consiliare della lista civica “Cosimo Ferraioli Sindaco” si è messo di traverso; ma non ha compromesso la tenuta della maggioranza. La soluzione, obbligata ma gradita, è stata individuata in men che non si dica. Christian Montella (354 preferenze), Giuseppina D’Antuono (254), Maria Giovanna Falcone (223), Speranza Diana D’Antuono (211) e Ciro Calabrese (162) restano in consiglio. I veti incrociati hanno premiato Francesco Ferraioli (142) e Angela Maria Malafronte (18). Il gruppo consiliare non ha battuto ciglia; la lista, di cui è es

ANGRI. Caterina e Alberto Barba aprono e chiudono l’elenco degli assessori della prima amministrazione Ferraioli.

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Nel mezzo: altri 12 nomi, 2 revoche, 6 dimissioni irrevocabili e qualche ripensamento  Il sindaco Cosimo Ferraioli , nella scorsa consiliatura (2015 - 2020), per varare la prima giunta ebbe bisogno di undici giorni: venne alla luce alle 14.02 del 14 luglio, sotto il segno del Cancro, ascendente Bilancia. La proclamazione degli eletti c’era stata il 3 luglio 2015. Il consiglio comunale si riunì il 10 luglio, di mattina. Dopo dieci giorni, nel pomeriggio, cambiò volto: in due preferirono l’esecutivo, lasciando il proprio scranno a coloro che li seguivano in lista. Caterina Barba , “Cosimo Ferraioli sindaco”, aprì le porte del consiglio a Vincenzo Fasano , accettando tre deleghe: « Pubblica istruzione; Cultura, eventi e spettacolo; Turismo ». Giuseppe D’Ambrosio , cui le urne avevano negato la poltrona di primo cittadino e al fianco di Ferraioli al secondo turno, scelse la fascia di vicesindaco e l’impegno diretto nei « Servizi sociali » e a favore delle « Fasce deboli », facendo spazio a

Angri. I CONTI CHE NON TORNANO, LA TAVOLA DEL PRINCIPE E IL VALORE DELLA DIAGNOSI PRECOCE DELL’INCAPACITÀ POLITICA DEI DIRIGENTI

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Il dato elettorale è chiaro: può essere letto, senza peli sulla lingua; sempre che se ne abbia voglia. Ferraioli ha ottenuto più voti di Mauri . Nel 2004, La Mura si affermò su Gallo per 24 preferenze. E fu l’inizio della fine: non per l’esito; per la genesi della candidatura di entrambi. Il cardiologo visse una breve stagione politica caratterizzata da palpitazioni quotidiane, sue e nostre, soprattutto per i conti del Comune. Al gastroenterologo si aggrovigliarono le budella. Sono trascorsi sedici anni. In consiglio comunale esordirono Onofrio Galasso , Serafina Fusco e Matteo Cirulli . Il primo, grazie al contributo determinante di Amedeo Sorrentino , il quale, alla fine anticipata della consiliatura, decise di non investire più su soggetti estranei alla famiglia; la seconda, è la già enfant prodige Gina, tra le persone più vicine a De Luca e protagonista della storia del Pd; il terzo, ha lasciato la scena alla moglie: Caterina Barba , figlia d’arte. Il centrodestra celebra l’af